mercoledì 19 dicembre 2012

Nubret vs Mentzer: ovvero, pump contro heavy duty

Quando si parla di Serge Nubret e Mike Mentzer si fa riferimento a due sistemi di allenamento diametralmente opposti, la cui efficacia è ormai nota a tutti: Pump (Nubret) ed Heavy duty (Mentzer). Queste due filosofie di allenamento sono alla base di ogni discussione che nasce in palestra, anche perchè coloro che si avvicinano al mondo del fitness e del bodybuilding in particolare si pongono agli inizi sempre le stesse domande; domande che sono alla base dei due sistemi di allenamento di cui si parla. Meglio poco peso e tante ripetizioni o tanto peso e poche ripetizioni? Meglio allenarsi spesso o raramente? L'allenamento deve essere breve o lungo? Occorre però spiegare brevemente in cosa consistono questi due modi di concepire l'allenamento con i pesi, prima di passare ad una loro valutazione critica, in modo da poter decidere e/o scegliere l'approccio più idoneo alle proprie esigenze. 

L'approccio di Nubret (pump) consiste essenzialmente in allenamenti ad elevato volume, cioè ogni muscolo viene allenato, ovvero sollecitato, con un elevato numero di serie e ripetizioni, ma sopratutto con diversi esercizi in modo che lo stesso venga lavorato su tutte le angolazioni possibili. In questo modo gli allenamenti risultano molto lunghi ed ogni muscolo viene allenato fino alla completa congestione, cioè afflusso sanguigno; ovviamente per allenamenti di tale natura il discorso dei carichi viene di conseguenza. In altri termini, per effettuare allenamenti ad elevato volume è ovvio che il peso da adoperare deve essere non eccessivo. In questo contesto l'approccio piramidale risulta molto efficace. Per quanto concerne invece l'approccio di Mentzer (heavy duty) non occorre fare un gran giro di parole visto che innanzitutto parliamo di un metodo opposto a quello precedente. Per cui quando parliamo del metodo di Mentzer ci si riferisce ad allenamenti molto brevi ed intensi, cioè poche serie, poche ripetizioni, pause lunghe, esercizi fondamentali e, sopratutto, carichi molto elevati. Bisogna aggiungere che, specie se si tratta di ectomorfi, gli allenamenti dovrebbero essere anche infrequenti, cioè andrebbero bene perfino due sedute settimanali. Ribadisco che si tratta di due forme di allenamento abbastanza efficaci, specie se si guarda i loro fautori o fondatori, ma occorre fare alcune considerazioni serie ed abbastanza critiche, in particolare per i principianti. Gli allenamenti in stile pump o Nubret risultano troppo voluminosi e frequenti per cui il rischio maggiore è il sovrallenamento, che per coloro che si allenano con i pesi è un problema serio e può portare a delle conseguenze fastidiose. L'approccio di Nubret potrebbe non essere una buona soluzione per i cosiddetti ectomorfi. I programmi di allenamento basati sul metodo heavy duty o Mentzer pur essendo brevi ed infrequenti potrebbero essere pericolosi proprio per l'utilizzo di carichi eccessivi, che nel caso di principianti potrebbe causare seri incidenti anche permanenti. Un aspetto molto importante che viene spesso sottovalutato quando si parla di tali argomenti riguarda la capacità del corpo umano nel creare situazioni biochimiche di adattamento continuo ad ogni tipo di situazione o stress esterno, per cui ciò che bisogna tenere bene a mente nel programmare i propri allenamenti è che i due tipi di approccio vanno alternati, ovvero non ci si può allenare sempre utilizzando il metodo pump o quello dell'heavy duty. Dopo un certo periodo il muscolo non risponde più e quindi non si vedono risultati, infatti un approccio intelligente dovrebbe prevedere una buona periodizzazione con l'alternarsi di varie metodologie, non solo quelle di cui stiamo parlando, anche se devo essere sincero preferisco la metodologia di Nubret.

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